IMPARARE NUOVI MOVIMENTI: IL POTERE DEL CERVELLO
utilizzando quattro arti invece di due, richiedendo
l’integrazione o la sostituzione degli schemi motori
processo?
Creare nuovi schemi motori è un processo che coinvolge
l’apprendimento motorio, la plasticità cerebrale e il
ruolo delle reti neurali e dei neuroni specchio.
Cerchiamo di capire, in parole il più possibile semplici, di cosa si tratta.
L’apprendimento è una funzione trasmessa per via genetica che ci consente di acquisire
quanto non è codificato nei geni. L’apprendimento motorio avviene attraverso
microcambiamenti delle strutture nervose. Il cervello si rimodella incessantemente, nuove
esperienze creano nuove connessioni, mentre le strutture inutilizzate si indeboliscono. Questa
capacità di adattamento, chiamata plasticità cerebrale, è intensa nell’infanzia ma continua
per tutta la vita.
Quando impariamo un movimento nuovo – come andare in bicicletta, suonare uno strumento
o utilizzare le braccia per spingere – il nostro cervello crea e rafforza connessioni tra i neuroni,
attraverso le sinapsi. Una sinapsi è il punto di contatto tra due neuroni, dove avviene il
passaggio delle informazioni, un po’come un ponte che permette ai neuroni di comunicare tra
loro! Queste connessioni formano vere e proprie reti neurali, che prendono forma attraverso
processi di sfrondamento delle strutture esistenti e di formazione di nuove. Le sinapsi più
frequentate vengono potenziate e si stabilizzano, le altre decadono.
COME AVVIENE QUESTO PROCESSO?
Prime Connessioni: All’inizio, quando proviamo un movimento nuovo, i segnali tra i neuroni
sono lenti e poco efficienti. È come se cercassimo di attraversare un campo pieno di erba alta:
il percorso è faticoso.
Ripetizione e Rafforzamento: Con la pratica, il cervello rafforza le connessioni più utili e ne
elimina altre meno efficienti. È come tracciare un sentiero ben battuto in quel campo: diventa
più facile e veloce passarci.
Automatizzazione: Dopo molte ripetizioni, il movimento diventa automatico. Le reti neurali
sono ormai stabili, e il cervello esegue l’azione senza pensarci troppo. È il motivo per cui, dopo
aver imparato ad andare in bici, non lo dimentichiamo più!
In questo processo, gli errori servono: sbagliare fa parte del processo, perché aiuta il cervello
a capire quali connessioni rafforzare.
IL RUOLO DEI NEURONI SPECCHIO:
I neuroni specchio sono fondamentali nell’apprendimento motorio, perché ci permettono di
imparare nuovi movimenti osservando gli altri e imitando ciò che vediamo. Sono come un
ponte tra chi esegue un'azione e chi la osserva, permettendoci di riprodurre un gesto in modo
automatico, senza pensarci troppo.
Quando vediamo qualcuno compiere un’azione, il nostro cervello “simula” quel movimento al
suo interno. I nostri neuroni specchio si attivano come se fossimo noi a eseguire il
movimento. Questo aiuta il cervello a prepararsi a riprodurre quell’azione Questo ci aiuta a
capire cosa sta facendo l’altro e ad apprendere nuovi movimenti.
Tuttavia, non tutti i gesti vengono appresi allo stesso modo:
Movimenti già conosciuti → Se l’azione fa parte della nostra esperienza (come allacciarsi le
scarpe o battere le mani), il nostro cervello la riconosce subito e la riproduce automaticamente.
Movimenti nuovi o complessi → Se il gesto è sconosciuto o difficile (come una nuova mossa
di danza o un esercizio sportivo avanzato), il nostro cervello ha bisogno di più tempo. In questo
caso, oltre ai neuroni specchio, entrano in gioco altre parti del cervello che analizzano i dettagli
e aiutano a costruire il movimento passo dopo passo.
In sintesi, i neuroni specchio ci permettono di imparare osservando, ma per gesti più difficili
serve anche la partecipazione attiva della nostra mente!
I neuroni specchio sono importanti nell’apprendimento motorio perché consentono di
• imparare per imitazione → I bambini imparano a camminare e a gestire oggetti
semplicemente osservando gli adulti
• migliorare senza muoversi → Gli atleti e i musicisti perfezionano le loro abilità anche
solo guardando esperti all’opera
In sintesi, grazie ai neuroni specchio, il nostro cervello impara a muoversi anche senza
provare direttamente. È come se allenassimo il corpo con gli occhi.
PER RICAPITOLARE: COME SI CREA UN NUOVO SCHEMA MOTORIO?
Quando impariamo un movimento mai fatto prima, il cervello passa attraverso tre fasi:
1. FASE COGNITIVA
• Il cervello crea un "modello mentale" dell'azione
• I neuroni specchio si attivano osservando qualcun altro eseguire il movimento
• Si formano le prime connessioni neurali (plasticità sinaptica)
2. FASE ASSOCIATIVA
• Il movimento diventa più fluido grazie alla ripetizione
• Si attivano i gangli della base (strutture nel cervello che aiutano a controllare i
movimenti, aiutandoci a scegliere quali movimenti fare e quali evitare) per
eliminare errori
• Il cervelletto affina precisione e coordinazione
3. FASE AUTOMATICA
• Il movimento diventa inconscio e viene gestito da circuiti più profondi
• La corteccia motoria lavora in modo più efficiente
• Il gesto viene eseguito senza doverci pensare
Esempio pratico: imparare il Nordic Walking
• All’inizio è difficile (fase cognitiva).
• Dopo un po’ di pratica, migliora (fase associativa).
• Con il tempo, diventa automatico (fase automatica).
IN CONCLUSIONE:
Le reti neurali creano e rafforzano i percorsi neurali con l’allenamento.
I neuroni specchio accelerano l’apprendimento tramite imitazione.
La plasticità sinaptica permette di creare nuovi schemi motori
Imparare un nuovo movimento è un processo affascinante, che coinvolge tutto il nostro
cervello!
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