AZIONE DELL'ARTO SUPERIORE NEL NORDIC WALKING
L'ausilio dei bastoncini nel Nordic Walking riduce considerevolmente l'affaticamento, ripartendolo su tutto il corpo.
In sintesi lavoriamo di più, ma ottimizzando l'energia spesa in funzione dell'azione prefissata aumentiamo il rendimento e quindi percepiamo meno la fatica.
Il Nordic Walking è un’attività sana soltanto a condizione che ci sia l’osservanza delle leggi della biomeccanica.
La biomeccanica è una branca della bioingegneria che applica le leggi della fisica allo studio del movimento e dell'equilibrio umano e animale, indagando contemporaneamente sul comportamento e le proprietà (per esempio, resistenza meccanica dei tessuti) degli organi preposti a tale scopo.
La biomeccanica cerca le cause dei vari movimenti e le descrive nello spazio e nel tempo.
Pertanto è indispensabile rispettare l’esatta applicazione della tecnica, altrimenti si potrebbero verificare sul corpo gli effetti negativi delle forze di reazione del suolo che comporterebbero sovraccarichi ai danni dell’apparato locomotore.
Inoltre, con una tecnica insufficiente, molti aspetti positivi del Nordic Walking (come per esempio una rotazione all’altezza delle vertebre toraciche e un buon lavoro di prevenzione della sindrome del tunnel carpale) non si verificherebbero affatto.
Prendiamo in esame il movimento della mano e dell’arto superiore.
Il movimento corretto è composto da due fasi:
1) fase di spinta: azione indietro a mano aperta
2) fase di recupero, avanti con il bastoncino impugnato
La vera forza nel Nordic Walking viene dalla spinta dei bastoncini. Quando la mano si sposta indietro durante il passo, i bastoncini devono essere spinti in modo deciso verso il suolo. Questo movimento aiuta a coinvolgere la parte superiore del corpo (spalle, braccia e torace) e a stimolare i muscoli della cintura addominale (core).
La mano non solo accompagna il movimento, ma spinge attivamente il bastoncino nel terreno, creando un'azione propulsiva che fa lavorare anche la parte superiore del corpo. La spinta di ogni mano, associata alla rotazione del tronco, permette di generare una forza supplementare, quasi come se fosse un "secondo passo" che moltiplica l’efficienza della camminata. Il bastoncino viene piantato nel terreno, e la mano spinge all'indietro, determinando una maggiore attivazione muscolare rispetto alla camminata tradizionale. Questa spinta migliora la stabilità e la potenza del passo, riducendo l’impatto sulle articolazioni.
Il movimento della mano nel Nordic Walking non è un gesto casuale, ma è essenziale per la buona riuscita di questa disciplina. La sincronizzazione e la spinta attiva della mano non solo migliorano la performance, ma consentono di allenare l’intero corpo in modo più completo ed equilibrato. La mano non è solo un supporto per il bastoncino, ma è un elemento chiave per la generazione di forza, la prevenzione di lesioni e la miglior gestione della postura e del movimento.
Nella fase di spinta, la mano è avanti rispetto al corpo, e si apre per lasciare andare il bastoncino. Subito dopo il contatto col terreno, l’arto superiore appoggia (senza puntare) il bastoncino e le dita si aprono completamente compreso il pollice mentre l’avambraccio effettua la pronazione del polso, cioè gira il palmo verso l’infuori e l’alto. La forza viene trasmessa sul lacciolo del bastoncino attraverso il cuscinetto del pollice.
Viene esercitata pressione sul bastoncino appoggiato a circa 65° rispetto alla verticale, con estensione dell’arto in spinta.
La fase di spinta viene conclusa con l’estensione del braccio indietro abbinata all’abbassamento e adduzione della scapola in sinergia alla rotazione dell’asse bisiliaco.
La fase di recupero, nell’arto superiore, è in ultima analisi il passaggio da una fase di spinta alla successiva e avviene, a spinta conclusa, riportando il palmo all’indentro e chiudendo la mano ad impugnare con tutte le dita il bastoncino che viene riportato avanti parallelo a terra senza piegare il braccio.
L’apertura e la chiusura delle mani ha una conseguenza molto utile. Questo movimento continuo e alternato determina nella parte superiore del corpo, una maggiore irrorazione sanguigna e quindi una rimozione delle scorie metaboliche.
In sintesi, il movimento della mano nel Nordic Walking è un’alternanza continua tra estensione e flessione del braccio, con la funzione di spingere il bastoncino a terra e favorire la propulsione in avanti. Questo gesto aiuta a bilanciare il corpo, aumenta l’intensità dell’esercizio e consente di camminare in modo più fluido e dinamico.
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